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Gorizia, Italy
Non avrei mai immaginato di imbarcarmi insieme alla persona che amo in un'impresa simile: tanto tempo, tanti soldi e tante rinunce, ma quando vedi le tue opere crescere, ti dimentichi tutto.. Realizzare qualcosa che ti appartiene più nell'anima che come oggetto, ti rende sicuramente una persona più contenta della tua vita. Certamente non è sempre rosa e fiori ma con l'aiuto di chi ti ama le difficoltà passano via veloci

martedì 11 gennaio 2011

il tetto ventilato del soggiorno e del bagno

questo è stata sicuramente la parte più consistente e impegnativa dei lavori finora fatti.
Al di là delle parti murali necessarie, la parte più impegnativa è stato il trattamento della travatura esistente, (sana al 100% per fortuna). Anche qui tantissimo Timpest e tanto impregnante, il tutto per una filosofia che un'operazione del genere va eseguita una volta nella vita (almeno trent'anni questo tetto deve durare!).
Il cielo in una stanza!
Mentre stavamo trattando appunto l'esistente, mio padre con un'infinita pazienza era a terra a carteggiare e preparare i travi di recupero che avevo acquistato questa primavera per realizzare la parte di tetto relativa all'ampliamento.
Poi è stata la volta di portarli tutti a sagomare le teste.
Fatto ciò, li abbiamo messi in posizione. livellati e allineati, per vincolarli ai travi esistenti ho utilizzato delle viti della rothofer tipo sch da 8mm di diametro per 26cm di lunghezza (delle vere proprie "belve") il problema è stato avvitarle, niente da fare con trapani elettrici e tassellatori, ho usato un'avvitatore a impulsi a d aria con ben 500 Nm di coppia.
Totale di viti di questo tipo per il tetto 200pz...(per 0.63€ al pezzo...)


Fissati i travi anche sul muro è venuta la volta di coprire le falde con il perlinato già trattato con il veleno e con una mano di impregnante (malauguratamente ho ascoltato il consiglio di dare dopo la posa la seconda mano, non farò più così).
Ho applicato poi la barriera al vapore, io ho usato il delta fol pve della delta.
Lo "strato" successivo è il tetto ventilato vero e proprio, l'airwood ev della isoltop.

Montarlo è stato molto semplice, grazie allo schema di posa che ho trovato sul loro sito internet, per fissarlo ho usato anche qui le viti sch ma questa volta da 6mm per 20cm; l'unico errore che penso di aver fatto (che presuntuoso eh!) è non aver usato una punta con uno svasatore perché contrariamente a quello che dice la rothob sulla scheda delle viti a mio parere su pannelli come l'osb dell'airwood, la testa della vite se viene serrata troppo al posto di crearsi una svasatura rompe il pannello.
Qualche testa delle viti è restata un paio di millimetri in fuori ma quando ho steso la guaina bituminosa non hanno creato nessun problema.
Ah, quasi dimenticavo, tutta la parte "lattoneria" per non rovinarla l'ho lasciata da parte prevedendo gli altri lavori  sull'altro tetto.
Per poter applicare poi le staffe delle grondaie e le "converse" sui bordi ho lasciato al guaina scollata per circa 60cm.

Sembra un casino fare un tetto ma non lo è, c'è solo tanto tantissimo lavoro....

4 commenti:

  1. Hola come procedono i lavori? Ormai sei del mestiere eh!! :-)
    Senti il tetto quanto è alto? colmo e fine muratura laterale?

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  2. Complimenti davvero......bravo anzi bravissimi!!
    In bocca al lupo per il seguito....

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  3. simo, per il colmo attualmente siamo sui 5 m e per le murature sui 3 (calcola che dobbiamo salire con 35 cm di solaio poi), comunque i lavori procedono ai ritmi pacifici di una volta...

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  4. Bella casa! Complimenti! Penso che tra un po' dovresti pensare al licov...buon lavoro..Maurizio

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