casa nostra

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ecco com'era all'origine

Mi presento

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Gorizia, Italy
Non avrei mai immaginato di imbarcarmi insieme alla persona che amo in un'impresa simile: tanto tempo, tanti soldi e tante rinunce, ma quando vedi le tue opere crescere, ti dimentichi tutto.. Realizzare qualcosa che ti appartiene più nell'anima che come oggetto, ti rende sicuramente una persona più contenta della tua vita. Certamente non è sempre rosa e fiori ma con l'aiuto di chi ti ama le difficoltà passano via veloci

colonna in pietra vera "facciavista"


 La mia prima "guida".

Premettendo che le colonne nelle foto sono state realizzate a scopo decorativo, non hanno cioè le capacità fisiche per sorreggere pesi, fanno parte cioè dell'arredamento e non della "struttura" vera e propria della casa.
Non ho voluto utilizzare le cosiddette pietre ricostruite (vedi "geopietra") non perché non mi piaccia il risultato finale ma perché avendo a disposizione la materia prima a seguito di alcune demolizioni fatte a casa mia ho ritenuto decisamente più economica la mia scelta. Altro motivo è la "sensazione" che dà al tatto e alla vista la pietra vera.
Questa guida contiene dei trucchi per fare una colonna ma il procedimento di "fugatura" delle pietre è uguale anche per eventuali muri o soffitti realizzati in mattone pieno (a presto anche la guida per il recupero delle vecchie murature!!!)
All'interno della colonna sono stati inseriti degli spezzoni di tondino da costruzione ogni 25cm  in modo da "agganciare" la colonna al muro.
Ma basta perdere tempo e come si dice dalle mie parti " 'nin".


Materiali:
Pietra: il tipo di pietra che ho utilizzato è l'arenaria tipica del goriziano detta "flis" che ha una struttura fatta a
strati;

Malta: adesso qui si aprirebbero discussioni interminabili sulle quantità e il tipo dei componenti, la consistenza, io in breve e per i neofiti vi dico: sabbia (grezza o fina scegliete voi il risultato che volete), 1 parte di calce idraulica, 1 parte di calce idrata, 1/2 parte di cemento, acqua. La consistenza deve essere un po' più asciutta rispetto a quella che si usa per murare i mattoni in quanto il peso delle pietre tenderebbe a far "scappare fuori" la malta.
Altro trucco per la malta: usate una premiscelata specifica per le murature "facciavista" tipo la MV40 della Fassa Bortolo avendo l'accortezza anche qui di utilizzare un po' meno acqua di quella riportata sulle istruzioni.

Legno: murali 10x10 (tipo travetti) alti quanto la colonna finita, uno per ogni angolo della colonna
1 tavoletta che useremo come "dima" per controllare la colonna
varie tavolette per sostenere lo scheletro e fargli mantenere sia la squadra che la bolla

Chiodi: sia d'acciaio che di ferro per sostenere lo scheletro

Tondino d'acciaio: da 8mm è sufficiente


Attrezzatura:
Mazzetta;
Scalpello
Punta
Bocciarda
Flex con disco diamantato (meglio se da 230mm)
Trapano a percussione con punta diamantata da 8mm
Bolla ad acqua
Squadra da muratore
Fermastasa
Miscelatore
Cazzuole di varie misure
Tondino di ferro liscio da 10mm
Spazzola di tampico
Spazzola d'acciaio

Esecuzione:
Stabilita la posizione della colonna si traccia sul pavimento con la matita la base della colonna (quadrata, rettangolare decidete voi).
Ai vertici si posizionano verticalmente i murali controllando il "piombo" con la bolla e la perpendicolarità tra loro con la squadra.



Tra un murale e l'altro  è meglio inchiodare delle tavolette per mantenere appunto, squadra e piombo.

La mia struttura era così:


Ora bisogna cominciare a murare le pietre con la malta scegliendole una per una, bagnandole e inserendole all'interno dello "scheletro" avendo cura di non farle sporgere al di fuori dei limiti della base della colonna.
Le pietre consiglio di cercarle "giuste" in modo cioè che eventuali tagli, spaccature che dobbiamo eseguire su di esse per adattarle non ricadano mai sulla faccia a vista di esse.

Per controllare le facce della colonna, man mano che si sale murando le pietre, si può utilizzare il correntino che è stato precedentemente tagliato in maniera da stare tra due murali.
Eventuali minime sporgenze o rientranze daranno un tocco più rustico al tutto.


Continuare fino alla sommità, lo spazio che resta tra i muri e le pietre va riempito con una miscela di cemento e inerti (mattoni, le stesse pietre) se avete un solaio poggiato sul terreno altrimenti potete riempirla con cemento misto polistirene in grani per dare più leggerezza al tutto.
Ricordatevi di inserire ogni 25-30 cm un tondino collegato al muro in maniera che la colonna sia vincolata alle pareti.



Ora, solo un consiglio: PAZIENZA
La pietra non si comporta come i mattoni, tenderà ad essere sempre un po' umida. Potrà quindi essere necessario interrompere il lavoro per poi riprenderlo il giorno dopo.
Ma come sappiamo quando smettere?
Quando dalla malta presente nelle fughe si vede comparire la "lacrima" (fuoriuscita di acqua), è il caso di fermarsi.

Adesso la colonna (o una parte di essa) si presenterà sicuramente "sporca", le pietre saranno coperte dalla malta fuoriuscita dalle fughe. Bisogna cominciare a pulire e dobbiamo farlo nell'arco della stessa giornata in cui abbiamo "murato" se si è deciso di usare la "premiscelata"
Questa è la parte che preferisco del lavoro.

Quando la malta risulterà asciutta (toccandola con un dito non deve essere bagnata) ma ancora un po' umida con la spazzola in tampico (una saggina sintetica) grattiamo tutta la superficie della colonna senza calcare troppo, solo per portare in luce le pietre.

Con la stessa spazzola usata di "taglio" passiamo all'interno delle fughe in modo da portare via circa 1/2 centimetro di malta.

Terminata tutta la costruzione, si può togliere lo "scheletro".

La malta restata sulle zone che erano coperte dai murali se indurita troppo può essere rimossa con il tondino di ferro liscio usato come un raschietto.

Quando tutto sarà asciutto (lasciate passare anche 2 giorni, con la spazzola di ferro ripassate tutte le pietre e le fughe sempre senza calcare troppo.

Lavate il tutto con acqua

e il risultato dovrebbe essere questo


Con il tempo potrebbero emergere delle macchie sulle pietre dovute al cemento che durante il lavoro la pietra ha assorbito, potete provare a toglierle spazzolandole con la spazzola di ferro oppure se ne avete voglia esistono dei prodotti specifici a base di acido muriatico a voi la scelta.

Ecco come si presentava il mio primo lavoro sulle pietre...un obbrobrio

Ma niente paura si è risolto tutto usando la spazzola di ferro.

ciao e buon lavoro...